Perché le meccaniche di trascinamento nei sistemi di parcheggio sono obsolete (e come Aventa ha risolto il problema alla radice)
Per anni l’automazione dei parcheggi ha funzionato basandosi sulle meccaniche di trascinamento, più o meno così:
inserisci il ticket → rulli lo prendono → motori lo trascinano → sensori lo leggono → te lo restituiscono.
Sulla carta, elegante. Nella realtà? Un incubo.
Oggi sempre più gestori stanno abbandonando i sistemi con meccaniche di trascinamento. Troppo delicati, troppo costosi, troppo inclini a bloccarsi. E quando un parcheggio si blocca, non si ferma solo un varco: si ferma l’esperienza dell’utente, l’incasso e – a lungo termine – la reputazione.
In questo articolo spieghiamo in modo chiaro perché queste tecnologie sono ormai superate e come la soluzione Aventa con lettura QR Code esterno sta eliminando oltre il 90% dei problemi legati ai ticket.
Il cuore del problema: troppa meccanica
Dentro una meccanica tradizionale presente in cassa automatica e in colonna di uscita, convive un piccolo sistema:
- rulli
- fasce
- motorini
- sensori
- guide
- scanner
- stampanti
- sportelli
Insomma, un balletto millimetrico che deve funzionare alla perfezione nonostante le migliaia di ticket che sono bagnati dalla pioggia, scoloriti dal sole, sporcati dalla polvere, stropicciati dalle tasche, etc. E magari dopo che qualcuno ha urtato la colonnina con il paraurti (succede, purtroppo).
I problemi che ne derivano (chi gestisce parcheggi LO SA)
Chi gestisce un parcheggio li conosce bene:
- Ticket incastrati: piegati, umidi, scoloriti, sporchi o inseriti al contrario quindi… blocco immediato.
- Rulli usurati: non è “se”, è “quando”. E quando accade… fermo impianto.
- Sensori fuori allineamento: basta una vibrazione o un urto.
- Polvere e umidità: nemici mortali dei sistemi meccanici.
- Interventi tecnici continui: Ogni anomalia un tecnico. Ogni tecnico, un costo.
- Utenti in coda: nervosi, frustrati e pronti a lamentarsi.
E intanto il parcheggio è bloccato, gli utenti si innervosiscono e il gestore non incassa.
Il vero costo non è l’acquisto. È la manutenzione.
All’inizio sembrano essere sistemi economici oppure affidabili di altissima gamma. Poi arrivano:
- manutenzioni necessarie,
- ricambi a disposizione (rulli, motori, sensori o addirittura una o più meccaniche di scorta in parcheggio),
- interventi straordinari di un tecnico del fornitore,
- ristampe ticket per l’utenza,
- personale sul posto a “sbloccare la situazione”,
- utenti infastiditi (questo costo non è quantificabile).
Risultato: il gestore paga in tempo, in denaro e in reputazione.
Una domanda scomoda: perché i “grandi” del settore usano ancora questa tecnologia?
C’è una verità che nessuno dice ad alta voce: le multinazionali che parlano di “innovazione” continuano a proporre sistemi con meccaniche di trascinamento.
Ma perché? Loro che hanno risorse, struttura e know-how per cambiare il mercato, perché non lo fanno?
La risposta è semplice quanto scomoda ma crediamo sia arrivato il momento di parlarne.
Quando una meccanica si rompe, sei costretto a rivolgerti a loro per farla riparare.
E nel frattempo?
Hai tre alternative:
- Chiudere il parcheggio in attesa che venga riparata.
- Tenere a magazzino una meccanica di ricambio, acquistandola in anticipo.
- Noleggiare una dal fornitore mentre quella guasta viene sistemata (ciò che nel gergo del settore viene chiamato “muletto”).
In entrambi i casi, il denaro continua a muoversi… verso il produttore.
Ecco perché molte grandi aziende sono restie ad abbandonare queste tecnologie: la meccanica si guasta e ogni guasto è un’entrata. Chi ne usufruisce lo sa, riparare questi pezzi costa molto. Un vero modello di business per il fornitore.
Tuttavia chi gestisce parcheggi oggi non ha bisogno di “innovazione dichiarata”, ma di affidabilità reale.
Noi abbiamo scelto un approccio opposto: eliminiamo ciò che può rompersi per eliminare costi e dipendenze inutili.
La soluzione Aventa: eliminare la meccanica per eliminare i problemi
Abbiamo fatto una scelta radicale: eliminare la meccanica di trascinamento.
Le colonne e le casse automatiche Aventa leggono il ticket dall’esterno tramite QR Code. Uno speciale QR Code che è 7062 volte un normale Barcode.
Questo significa:
- zero rulli, zero motorini, zero ingranaggi
- nessun ticket viene trascinato all’interno
- nessun rischio di incastro
In altre parole: zero problemi.
I vantaggi concreti per chi gestisce un parcheggio
|
Problema |
Con meccanica | Con Aventa QR Code |
|
Ticket incastrati |
Frequenti | Impossibili |
|
Sostituzione rulli |
Periodica |
Non esistono |
|
Interventi tecnici |
Regolari |
Drasticamente ridotti |
|
Tempo al varco |
Variabile |
Lettura immediata |
| Impatto ambientale (polvere, sole, pioggia) |
Critico |
Irrilevante |
| Costi manutenzione | Alti |
minori fino al 90% |
La tecnologia QR Code di Aventa va dritta al punto: niente meccaniche, niente incassi persi, niente interventi inutili.
Le meccaniche di trascinamento hanno fatto il loro tempo, oggi chi gestisce un parcheggio chiede semplicità, continuità e zero sorprese.
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